Le pagelle della Juventus: Buffon e Morata all’altezza. Vidal, troppi falli inutili

Questi i voti di Newscalciomercato.eu ai protagonisti bianconeri della finale Champions di Berlino. Promossi a pieni voti Marchisio e Morata. Fragile l’argine difensivo dalle parti di Evra. Vidal, graziato dall’arbitro.

BUFFON: Tiene la squadra in partita con almeno cinque interventi decisivi. Incolpevole nelle occasioni delle tre marcature del Barcellona, guida la difesa con il solito carisma e si conferma in modo inequivocabile tra i migliori portieri del mondo, nonostante un’età non più verde. Impeccabile – VOTO 7,5

BONUCCI: Si dà un gran da fare, preso in mezzo dai tre tenori del Barcellona. Forse in ritardo nella chiusura su Rakitic nell’occasione della rete iniziale, tutto sommato regge la battaglia con i fuoriclasse del Barcellona. VOTO 6

BARZAGLI: Si potrebbe fare il copia e incolla del giudizio che promuove la prestazione del compagno di reparto Bonucci, con il merito supplementare di non essere al 100% della condizione di forma per via del frettoloso recupero da un serio problema muscolare. Gladiatore VOTO 6,5

EVRA: Per noi rimane uno dei punti deboli nello scacchiere tattico di Allegri. Non sfigura nella notte di Berlino , ma dalla sua parte arrivano i pericoli maggiori degli azulgrana, e manca la spinta energica in fase offensiva che un esterno dovrebbe dare in un modulo difensivo a quattro. VOTO 5,5

LICHTSTEINER: Prestazione autorevole dell’esterno austriaco, che se la cava con esperienza dovendo fronteggiare Neymar, non di certo l’ultimo arrivato. Concede al brasiliano il “concedibile”, ma non viene travolto dalla tecnica e dalla classe del brasiliano. VOTO 6,5

PIRLO: Il solito metronomo al quale viene affidato il primo passaggio della manovra bianconera. Sempre sul pezzo, anche se non incide come avrebbe potuto fare qualche anno fa. Il tempo passa, e forse il genio del calcio italiano stasera abdicherà in bianconero, preferendo il calcio meno frenetico del Qatar. VOTO 6,5

VIDAL: Eccessivamente nervoso, potrebbe rimediare il giallo in almeno tre occasioni e l’arbitro lo grazia in almeno due, consentendo al giocatore di terminare la partita. Sbaglia il passaggio nell’occasione della prima rete, si riscatta con un buon secondo tempo giocato più con la testa che con l’agonismo. Al di sotto delle attese. VOTO 5,5

POGBA: In altre circostanze lo abbiamo visto ancora più “dentro” al cuore della manovra bianconera. Non gioca la partita della vita, ed è lecito attendere da un fuoriclasse come lui prestazioni bel al di sopra del rendimento messo in mostra a Berlino. Si vede poco in avanti e in mezzo, spesso, gira a vuoto, confuso dal palleggio asfissiante dei giocolieri azulgrana:  VOTO 6

MARCHISIO: Senz’altro tra i migliori degli uomini di Allegri, questa sera. Non solo per la giocata che avvia l’azione del pareggio di Morata, ma per le qualità messe in mostra in fase di interdizione e per la personalità evidenziata nella sua prima finale Champions. Prestazione autorevole VOTO 7

TEVEZ: Si attendeva il graffio dell’Apache nella sua finale, e il graffio tanto atteso non è arrivato. Il gol di Morata in parte è anche suo, ma fa meno movimento del solito in avanti, e in alcuni casi viene ignorato dai compagni seppure ben piazzato in area. Doveva essere la sua finale e se non lo è stata, in parte, è anche colpa sua VOTO 5,5

MORATA: E’ il bomber di Champions e non si smentisce. A segno nelle due semifinali, ha rischiato di essere decisivo anche stasera. Considerata la giovane età e la grande personalità non è difficile pronosticare per il fuoriclasse madrileno, un futuro radioso. Urge, adesso, per Marotta blindare questo grande campione. VOTO 7,5

LLORENTE: Una delle due mosse della disperazione di Allegri nel tentativo di trovare l’acuto nel finale, che rimetta tutto in gioco. Il suo ingresso è tardivo. Troppo poco tempo per incidere sul risultato. S.V

COMAN: Gioca solo 5 minuti, ma è una finale Champions, e per un giovanotto non è poco. S.V

ALLEGRI: Prova ad imbrigliare il Barcellona con il solito modulo 4-3-1-2, ma la rete in apertura cambia il volto alla gara, costringendo i bianconeri a dovere osare troppo fin da subito e concedere spazi propizi agli azulgrana. La sua Juventus trova il pari, in una delle rare sortite offensive, poi cresce a centrocampo e regala l’illusione di potere fare sua la finale. Forse, la sostituzione di Vidal, che in più di una occasione avrebbe potuto lasciare i bianconeri in 10 uomini, sarebbe stata opportuna, anche perchè il cileno è stato condizionato dal rischio del secondo cartellino. Tardivo l’ingresso di Llorente per dare man forte in avanti. Ma il voto è un premio ad una stagione da incorniciare, che l’ha visto protagonista assoluto. VOTO 7

 

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