La Roma batte l’Atalanta e la raggiunge al quinto posto

“La speranza è l’ultima a morire”, recita il detto. Per Roma e Lazio tale speranza è rappresentata nella possibilità di raggiungere il quarto posto utile per la prossima edizione di Champions League. Certo, a dieci giornate dalla fine del campionato crederci è lecito, ma bisogna aspettare domani sera dopo la sfida Juve-Spezia per dare alla già presente fiducia uno sprint in più.

Ovviamente, l’impegno dei bianconeri non è di quelli proibitivi, ma la partita di Coppa Italia in settimana e le assenze potrebbero condizionare la prestazione dei ragazzi di Allegri, che in altri occasioni hanno già dimostrato di patire e non poco le squadre che lottano per non retrocedere.

Intanti, Mourinho si gode l’importante vittoria nello scontro diretto contro l’Atalanta di Gasperini, mentre Sarri riscatta la sconfitta patita in casa contro il “suo” Napoli all’ultimo minuto di recupero battendo 3-0 il Cagliari fuori casa. La classifica che gravita intorno al quarto posto dice adesso Juventus 50, Atalanta e Roma 47 e Lazio 46.

Roma-Atalanta 1-0, decide Abraham

Da tempo all’Olimpico non si vedeva una Roma così arrembante dai primi minuti. Prima Mkhitaryan al 2’ e poi Mancini qualche minuto dopo vanno vicinissimi al gol, ma prima la difesa orobica e poi Musso dicono di no.

L’Atalanta prova a reagire, cercando di pungere in avanti. La Roma risponde colpo su colpo, rendendo così accesa la partita. La svolta arriva al 32’: Zaniolo riceve palla da Karsdorp, si gira su sé stesso e offre un assist al bacio sui piedi di Abraham, che non deve fare altro che depositare la palla in porta.

Gli uomini di Gasperini si riversano in avanti nel tentativo di trovare il gol del pareggio prima della fine del primo tempo, ma i tentativi sono velleitari e non producono particolari pericoli alla porta difesa da Rui Patricio. Si va al riposo con i giallorossi avanti.

Gasperini nel secondo tempo tenta subito la carta Muriel, che entra al posto di uno spento Pasalic, mentre Mourinho ripropone lo stesso undici del primo tempo. È proprio l’attaccante colombiano a provarci al 48’, ma non riesce a liberarsi al tiro in area piccola.

I batti e ribatti si susseguono, ma di azioni veramente pericolose non se ne vedono. La prima arriva a dieci minuti dalla fine con il solito Abraham, che questa volta però si divora il raddoppio. A pochi secondi dal 90’, è invece Smalling a chiudere in modo provvidenziale su Muriel.

Le espulsioni di De Roon al 92’ e di Mkhitaryan al 95’ per doppio giallo chiudono il match. La Roma di Mourinho può tornare a sognare il quarto posto.

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