Il calcio italiano è destinato a impoverirsi ulteriormente?

Il calcio italiano attuale è un’oasi con pochissima acqua, mentre altrove di acqua sotto i ponti ne passa davvero tanta e continuamente. Il Milan è in testa al campionato indubbiamente con merito, ma alzi la mano chi pensa che la truppa allenata da Pioli sia una grande squadra.

Il Napoli, dal canto suo, sta tendendo botta, ma anche in questo caso stiamo parlando di un’altra buona squadra, sorretta in questo momento dai gol di Osimhen. Il lavoro di Spalletti sotto il profilo tattico può essere ritenuto soddisfacente, ma non c’è altro all’orizzonte per il futuro.

Ecco l’Inter, indicata da molti a inizio stagione come sicura dominatrice del campionato; invece, Simone Inzaghi deve fare i conti con un’involuzione non solo negativa dal punto di vista dei risultati (7 punti nelle ultime 7 partite), ma anche tecnico-tattica e fisica.

E la Juventus? Il ritorno di Allegri era stato accolto con un giubileo di approvazioni, ma l’inizio di stagione altalenante, un gioco corale che latita, la pochezza di alcuni elementi e l’umiliante eliminazione dalla Champions hanno fatto ricredere molti.

Quale sarà il futuro del calcio italiano?

È inutile girarci troppo intorno oppure fare finta di nulla: il calcio italiano vive una profonda crisi, che va al di là dell’aspetto economico. La stagione attuale ha ridotto notevolmente la differenza tra la parte alta e la parte bassa della classifica. Non è una frase di circostanza, basta semplicemente guardare i numeri.

Uno su tutti: il distacco tra il Verona, attualmente al decimo posto, e il Milan capolista, che è di soli 24 punti. Il motivo? Senza nulla togliere agli scaligeri, che sono una squadra di tutto rispetto, è colpa del valore di chi sta nei primi posti della classifica, sceso ulteriormente in questa stagione.

Cosa accadrà al calcio italiano nel futuro più prossimo? Difficile dirlo. Anzi, sarebbe abbastanza semplice, ma è più intelligente astenersi per non dare adito a bocche che amano soltanto ciarlare a sproposito. Un fatto è certo: le disponibilità economiche di molte società latitano e non poco.

L’allarme è stato lanciato da Gravina qualche giorno fa. Stando all’indice di liquidità varato dalla FIGC nel 2015, Lazio, Sampdoria e Genoa verrebbero escluse dalla Serie A, mentre altri 3 club si trovano attualmente sul filo del rasoio.

Ovviamente, tutto è ancora prematuro e bisogna attendere il termine della stagione. Guardando invece oltre, pare difficile immaginare nella prossima una o più squadre in grado di dare vita a un campionato a sé.

Quindi, se la Juve continuerà a sbagliare mercato, se l’Inter penserà più a vendere talenti che ad acquistarne e se Napoli e Milan non andranno oltre i propri limiti, la Serie A che verrà vivrà un equilibrio ancora più estremo.

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