La Juve vince grazie a Vlahovic e si avvicina alla vetta. Scudetto ancora possibile?
La Juve non convince ma vince. In fondo, a questo punto della stagione, contano poco le prestazioni collettive perché i punti in palio pesano moltissimo e, a guardare la classifica, i tre di Empoli sono una vera e propria manna dal cielo.
Si può affermare che i bianconeri possano ancora ambire alla vittoria del campionato? I più ottimisti direbbero di sì, viste le recenti prestazioni delle milanesi. Sette punti di distacco dal Milan, con undici giornate ancora da giocare, non sono molti. Insomma, sarà un’ultima parte della stagione tutta da vivere e all’insegna dell’incognita Scudetto fino all’ultima giornata.
Vlahovic è la freccia infuocata
I limiti di impostazione della Juve in fase di attacco sono ormai un dato di fatto, ma adesso Allegri ha dalla sua una freccia infuocata che, se scagliata bene ed al momento giusto, può incendiare le difese avversarie. Questa freccia si chiama Vlahovic, attaccante dal grande senso del gol e dalla giusta cattiveria e determinazione.
È grazie a lui se i bianconeri riescono a tornare dalla Toscana con tre punti in più in classifica, considerando quanto abbiano sofferto e faticato a scalare non certamente una montagna. Certo, la tappa di Empoli non veniva considerata alla vigilia pianeggiante, ma le amnesie difensive continuano a trasformare le partite della Juve in un thriller dal finale indecifrabile.
Il cinismo è l’arma in più per la Juve
L’aggressività dell’Empoli crea non poche difficoltà ai bianconeri, che talaltro si trovano a giocare contro vento. Nel momento in cui riescono a saltare il pressing avversario, ecco arrivare la prima occasione dopo 7 minuti: Vlahovic imbecca con precisione Zakaria che, nell’aria piccola, si vede deviare il pallone in calcio d’angolo da un miracoloso intervento di Vicario.
È lo stesso Vlahovic ad andare vicino al gol al 18’: appoggio di Kean e diagonale del serbo che sfiora il palo destro.
Il gol arriva al 32’: cross di Rabiot dalla sinistra dopo una veloce ripartenza e colpo di testa di Kean che insacca il pallone alla destra di Vicario. L’Empoli però non si scoraggia e dopo 7 minuti perviene al pareggio grazie a Zurkowski, che approfitta di un momento di impasse dell’intera retroguardia bianconera e insacca da dentro l’area piccola.
La reazione della Juve non sortisce nulla almeno fino al 47’, quando Cuadrado mette in mezzo all’area per Vlahovic che, controllando la palla in modo tecnicamente sublime, sbilancia i centrali difensivi toscani e la mette dentro.
Juve in sofferenza
Nel secondo tempo la Juve si limita a controllare il gioco, con l’Empoli che tenta di pervenire al pareggio. Invece sono i ragazzi di Allegri ad allungare: Morata avanza veloce e, sulla trequarti, verticalizza per Vlahovic in area che, con un colpo sotto la palla, la fa alzare quel tanto che basta per superare Vicario (66’).
Partita finita? Macché. Al 76’, intervento non perfetto di Bonucci, la palla arriva sui piedi di La Mantia che supera un incerto Szczesny sul suo palo.
I restanti 18 minuti (4 quelli di recupero) sono una sofferenza per i bianconeri, che non corrono pericoli particolari, ma che affannano e non poco a respingere gli attacchi dell’Empoli. Alla fine, però, riescono a uscire vittoriosi.