Sarri, palla alla società: “Il mio futuro all’Empoli dipende dal presidente”

E’ l’allenatore italiano meno vincente, ma che la grande platea del pallone ha imparato ad apprezzare e stimare in maniera particolare. Parliamo di Maurizio Sarri, autentica rivelazione in panchina ed in campo con il suo Empoli. La salvezza dei toscani non è ancora certificata dalla matematica, ma il più è stato fatto. Basta un punto. Va dato grande merito a questo allenatore per il lavoro fatto, dall’appeal minore, ma ugualmente competente e sapiente di calcio.

Cominciano a fioccare gli estimatori. Sarri è legato all’Empoli da un contratto che scadrà nel giugno 2017. Del suo futuro ne ha parlato egli stesso nel corso della conferenza stampa odierna, che precede il match di campionato contro il Torino, in programma domani sera all’Olimpico. Queste le sue parole in merito: “Il mio futuro lo affido al presidente Corsi.

Ho ancora un contratto di due anni con l’Empoli e, se proprio devo andare via, ci vuole il consenso del presidente. Finora non ho avuto alcun contatto con nessuno. Ci sono ancora tante partite da giocare e un finale di stagione da onorare. Non voglio distrazioni. Per adesso non penso a quello che sarà il futuro”. Sarri e la dimensione Empoli, un legame indissolubile. Spesso anche i grandi amori finiscono.

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