Tavecchio denuncia Giacomini: ‘Mi ha teso una trappola perchè gli ho rifiutato finanziamenti’

Carlo Tavecchio, il presidente della Figc, affida la propria indignazione per ‘la trappola’ mediatica riservatagli dallo scandalo sulle sue parole dal contenuto discriminatorio nei confronti di ebrei e omosessuali, ad un comunicato diffuso dalla Figc.  Il testo della nota riferisce anche delle intenzioni del presidente federale di denunciare coloro che si sono resi protagonisti del presunto ‘inganno’ che avrebbe subito: ‘C’è un preciso disegno – scrive Tavecchio nel comunicato volto a danneggiarmi e se possibile a estromettermi: ho chiesto quindi all’avvocato Giulia Buongiorno di denunciare il signor Giacomini che mi ha teso una trappola‘. 

Giacomini è il direttore di Soccerlife, che avrebbe diffuso il contenuto delle parole offensive pronunciate da Tavecchio. ‘Ho molto riflettuto su quanto è successo: sono amareggiato nel constatare come il semplice rifiuto di finanziamenti abbia potuto suscitare un desiderio di vendetta così violento‘, recita testualmente il comunicato. 

‘Ciò non toglie che, per il futuro, continuerò a negare contributi quando non ci saranno ragioni per concederli – prosegue il presidente federale nel comunicato -. Quindi, se l’intenzione era rendermi malleabile, tengo a precisare che dopo questa vicenda sarò ancora più intransigente.  La parola “complotto” non mi piace, ma ho le prove di un preciso disegno volto a danneggiarmi e possibilmente estromettermi. Ecco perché ho chiesto all’avvocato Giulia Bongiorno di denunciare il signor Giacomini, che mi ha teso una trappola e, per farlo, non ha esitato a consumare il reato di trattamento illecito di dati personali: ha infatti diffuso una conversazione carpita a mia insaputa con il solo e unico scopo di screditare la mia persona’.

Nel comunicato, Tavecchio, ribadisce, ancora una volta che il contenuto delle sue parole è stato distorto.’La denuncia – conclude Tavecchio nella nota – sarà estesa anche a quanti hanno distorto i contenuti della conversazione e mi hanno etichettato come antisemita e omofobo, quale non sono, perché lo dimostrano le azioni che da sempre ho posto in essere. Sono certo che un’analisi dei fatti mi restituirà la dignità di uomo che ha fatto dei valori dello sport, della solidarietà e del rispetto la sua regola di vita‘.

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