L’Inter va ko contro la Juve nella fiera delle occasioni sprecate

L’Inter regge solo un tempo contro la corazzata bianconera e spreca nel finale l’occasione di fare un passo avanti deciso verso un piazzamento in Europa League. Calo fisico, sfortuna e forse anche poco cinismo sotto porta sono le tre chiavi di volta che hanno impedito alla formazione nerazzurra di avere la meglio sulla solita Juventus cinica e spietata, che come al solito ha fatto tesoro dei limiti delle avversarie, colpendola nel modo giusto al momento giusto.

Il vantaggio repentino siglato da Icardi e un netto predominio territoriale nella prima parte di gara, avevano donato ai sostenitori nerazzurri l’illusione di una vittoria possibile, contro una Juventus in formazione largamente rimaneggiata dall’assenza dei big, tenuti a ripose precauzionale in vista della finale di Berlino, e ormai priva di motivazioni avendo già brindato con largo anticipo alla conquista del trentunesimo scudetto.

Ma alla Juventus, si sa, basta poco per accendersi e nonostante un primo tempo sottotono, è bastata una fiammata di Marchisio per creare i presupposti per il pari allo scadere del primo tempo.
Nel secondo tempo, tutta un’altra storia. L’Inter fa più fatica a tenere il pallino di gioco in mediana, e le contromisure tardive (e non sempre opportune), adottate da Mancini non si sono rivelati efficaci a dare all’Inter quella marcia in più per prevalere sull’avversario.

E’ fatale che in una partita sfortunata, la dea bendata si sia messa ancora una volta di traverso quando la conclusione nei minuti finali, di Morata, apparentemente velleitaria, ha beffato Handanovic con un rimbalzo anomalo e lo abbia scavalcato beffardamente.

Ora anche il minimo obiettivo stagionale dell’Europa League pare sfumato del tutto, anche se la sconfitta della Sampdoria e la probabilissima esclusione del Genoa dall’Europa, potrebbero tenere ancora aperti i giochi. Ma serve più cinismo e più concretezza, perché a furia di sprecare ghiotte occasioni per fare punti, il campionato è quasi giunto al termine e il bilancio è fortemente deficitario.

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