Tohir: ‘Fatturato cresciuto del 10%, ora puntiamo alla Champions’

Erik Tohir non è mai stato cosi tanto loquace con la stampa come negli ultimi giorni. In un’intervista rilasciata al quotidiano torinese ‘Tuttosport‘, Tohir ha parlato dei progetti futuri della squadra nerazzurra, conditi da ambizioni Champions. Tohir non spera certo di ottenere tutto e subito, ma nelle sue intenzioni il club nerazzurro potrebbe tornare a vincere entro quattro anni: ‘Noi abbiamo un progetto studiato su quattro-cinque anni e in primo luogo vogliamo tornare in Champions. Le ultime due stagioni sono state ‘up and down’, così così, ma il nostro obiettivo era l’Europa League. Quest’anno vogliamo a tutti i costi tornare in Champions. Mancini e i giocatori ne sono consapevoli e si stanno impegnando per questo‘.

Poi il magnate thailandese ha tracciato anche un bilancio dei suoi primi due anni di gestione, tra delusioni e scommesse sul futuro: ‘Due anni fa avevamo dei sogni e ci siamo posti degli obiettivi, ma questo anniversario è uno dei momenti più belli per me all’Inter: prima di tutto perché sia dal punto di vista sportivo che del management stiamo finalmente vedendo dei risultati importanti. Il fatturato è cresciuto di oltre il 10% ed è la prima volta che siamo, di poco, in positivo. Sotto l’aspetto commerciale – ha ricordato il numero uno nerazzurro – abbiamo fatto meglio delle previsioni, con la vendita dei biglietti abbiamo battuto il record d’incasso di serie A per due volte contro il Milan e Juventus‘.

Sull’ipotetico addio di Moratti, che lascerebbe a Tohir la rimanente parte delle sue azioni societarie, il presidente ha manifestato la speranza che la partnership insieme possa continuare, per il bene della squadra: ‘Massimo e il sottoscritto condividiamo la stessa visione delle cose: vogliamo fare di tutto perché l’Inter torni a essere tra i 10 club più importanti al mondo. Il modo di dirigere la società rimane lo stesso, anche se è diverso. Ci rispettiamo molto e quando ci incontriamo, ci scambiamo le nostre idee. Non parliamo di comprare o di vendere; lui ha il diritto di dire quello che ha detto, ma questo non significa che venderà. La cosa più importante – ha voluto ricordare il presidente – è che noi rispettiamo la nostra partnership e che siamo convinti del progetto che stiamo portando avanti insieme’.

Poi ha concluso l’intervista con parole di elogio per il tecnico Mancini, la cui caparbietà è stata una qualità essenziale per raggiungere il primo posto in classifica: ‘Roberto ha ottenuto degli ottimi risultati e per questo lo abbiamo scelto. La seconda cosa che mi piace molto di lui è la sua capacità di essere leader, ha carattere ed è anche molto intelligente. All’inizio non è stato facile per lui nel periodo di transizione, ma ora siamo molto contenti dei risultati, di come sta guidando la squadra e di come la gestisce perché non è semplice avendo inseriti molti nuovi giocatori‘.

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