La conferenza stampa di Antonio Conte

 

Sulla partita con la Finlandia.
“E’ l’ultima partita prima dell’Europeo ed è importante per verificare il lavoro che stiamo facendo. Ho bisogno anche di avere delle risposte dal punto di vista fisico da parte di certi calciatori che stanno recuperando”.

Sulla formazione.
“Ci sarà qualche cambiamento rispetto alla partita con la Scozia. Non saranno molti perché ci avviciniamo all’Europeo ed è giusto trovare i giusti meccanismi”.

Che clima c’è intorno alla Nazionale?
“Noi dobbiamo pensare a noi stessi e a continuare a lavorare come stiamo facendo. Quello che ci circonda non deve influenzarci”.

Sulle condizioni di Thiago Motta.
“Aveva già ripreso ad allenarsi la scorsa settimana. Sta bene e non c’è nessun problema”.

Sui cambiamenti tattici degli avversari, che spesso si mettono a specchio.
“E’ una riflessione che abbiamo notato e mi fa pensare. Non è la prima volta che accade che le squadre si snaturino per affrontarci, significa che creiamo qualche problema dal punto di vista tattico e forse un po’ di timore lo mettiamo. Noi dobbiamo proseguire per la nostra strada.

Come stanno i giocatori dal punto di vista fisico?
“Abbiamo fatto un lavoro improntato su un discorso tecnico-tattico, fisico e sulla mentalità. Abbiamo lavorato su questi aspetti in maniera importante. E’ normale che non tuttit sono arrivati in ritiro allo stesso modo. Questi giorni sono serviti e serviranno per portare al 100% tutti i giocatori. Sono soddisfatto di quello che stanno facendo tuttii giocatori, li ringrazio. Da qui in avanti sarà sempre più dura e bisognerà essere pronti”.

Questa Nazionale è pronta?
“Ci arriviamo nel modo in cui dobbiamo arrivarci, dopo due settimane e mezzo di lavoro. Ci arriviamo con un’idea di gioco che sta coinvolgendo tutti, sta diventando interessante. Domani dovremo essere bravi ad avere pazienza e a non farli ripartire. Sarà un impegno probante, al di là del risultato voglio vedere i principi su cui abbiamo lavorato. Voglio vedere se continuamo con questo processo di crescita che vedo in allenamento”.

C’è da spettarsi una sorpresa dal punto di vista tattico?
“Noi non saremo mai una selezione ma siamo una squadra. Conta l’atteggiamento e la voglia di fare la partita, conta essere aggressivi e intensi, i numeri sono freddi e non parlano. La squadra deve trasferire passione, entusiasmo, voglia, determinazione. Questo non significa che sarà matematica la vittoria, ma è una buona base di partenza per fare qualcosa di buono”.

Domani sarà la sua ultima partita in Italia, c’è un’emozione particolare?
“Oggi ho provato un pizzico di nostalgia quando sono uscito da Coverciano e ho lasciato la mia stanza. E’ la casa in cui sono stato due anni e c’è stato un pensiero abbastanza intenso da questo punto di vista. Sono una persona che si affeziona, anche se cambio una parte di me rimane sempre nel posto dove sono stato”.

Sulla foga di Zaza.
“Io voglio che lui porti questa intensità, i primi che devono pressare sono proprio gli attaccanti. E’ chiaro che deve capire fino a dove può spingersi, non sarò io a frenare il suo impeto, a me fa piacere che ci sia questa indole e questa passione.

Sei contento di poter allenare la squadra ogni giorno?
“Io sto facendo quello che mi piace e appassiona, avere il rapporto quotidiano con i calciatori, un filo diretto continuo. Sono molto contento di vivere questa esperienza a stretto contatto con loro”.

Quanto ti ha fatto crescere la Nazionale?
“La Nazionale mi ha molto completato a livello calcistico, perché ho dovuto ottimizzare ogni secondo di questa esperienza. Dico grazie alla Nazionale, così come a tutte le squadre di club dove sono stato. Per me è un orgoglio essere scelto, quello che prometto ogni volta è grande passione e grande lavoro. Io cerco di ottenere il massimo in tutte le situazioni, mi auguro che riusciremo a rendere orgogliosi i nostri tifosi”.

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