Adesso il Torino di Cairo ‘studia’ da grande e pensa ai rinnovi dei big

Il Torino di Ventura vuole diventare grande. Le ‘avvisaglie’ c’erano già state in estate quando Cairo aveva rifiutato alcune offerte sontuose per Maksimovic, Glik e Bruno Peres, decidendo di sacrificare il solo Darmian, incassando ben 18 milioni di euro dal Manchester United.

Adesso, con i rinnovi di Bovo, Gazzi, Vives e Moretti, c’è la certezza ufficiale che la squadra granata vuole cambiare rotta. Basta cessioni eccellenti per fare cassa, ma trattenere i talenti e incrementare la rosa con nuove promesse e lottare per traguardi ambiziosi.

Tutto merito di Ventura, bravo a forgiare il carattere e il talento dei suoi giocatori, e ridare motivazioni a coloro che le hanno perse (vedi Immobile, Cerci e Maxi Lopez). Il tecnico ligure si è dimostrato davvero una risorsa straordinaria per il club di Cairo, consentendo alle casse granata di incassare ben 64 milioni di euro in termini di plusvalenze negli ultimi tre anni.

Le ricche cessioni di Immobile, Cerci e Darmian portano certamente la sua firma, e non è un caso che i primi due, dopo avere trovato difficoltà all’estero, hanno ripensato a tornare a Torino per ritrovare gli stimoli persi. La premiata ditta Ventura-Cairo, proseguirà il sodalizio per almeno altri tre anni, continuando ad incantare i tifosi granata, che adesso, legittimamente, sognano in grande. 

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