Leo Junior, vecchio cuore del centrocampo granata

Leovegildo Lins da Gama Júnior, passato alla storia semplicemente con il nome di  Júnior è stato una delle icone degli anni ’80 più amate dai tifosi granata.

Giunto al Torino nel 1984 proveniente dalla gloriosa squadra brasiliana del Flamengo, Leo Junior ha incantato la torcida granata con i suoi lanci millimetrici e i sapienti calci piazzati indirizzati sotto l’incrocio dei pali. La saggezza tattica e il grande carisma da autentico uomo-spogliatoio, sono state doti che hanno fatto grande il Torino degli anni ’80, sempre in corsa per traguardi prestigiosi.

Per 10 lunghi anni Leo Junior è stato una bandiera del Flamengo, con il quale ha vinto 4 campionati di Rio, 1 coppa Libertadores ed una coppa Intercontinentale, segnando l’epoca d’oro della grande squadra carioca. Il Torino versò due milioni di dollari, allora una cifra mirabolante, nelle casse del club brasiliano per strapparlo ai tifosi brasiliani e deliziare le platee del calcio italiano.

Il calciatore giunto a Torino, chiede e ottenne dal tecnico Radice le garanzie di impiego nel ruolo di centrocampista soprattutto per essere più lucido in fase di impostazione in un ruolo che richiedeva più cervello e meno gambe.  Ben presto Junior diventò il cardine del gioco granata, svolgendo con grande disinvoltura compiti tattici sia in fase difensiva che in fase di costruzione.

Per essere stato vittima, in due malaugurate occasioni, di episodi di razzismo a Milano e durante un derby con la Juventus, per insulti reiterati a causa del colore della pelle, gli infuriati tifosi granata esposero uno striscione che fece storia suscitando ilarità e recante la scritta “meglio negro che juventino”.

Il bilancio della sua prima stagione italiana fu trionfale con un secondo posto in campionato dietro il Verona campione e il titolo di miglior giocatore dell’anno. Il rendimento fu meno esaltante nelle annate successive e i malumori con il tecnico Radice, ruppero l’alchimia che si era creata nella prima stagione.

I dissidi con il tecnico granata raggiunsero il culmine dopo una sostituzione nel corso di un match di Coppa Uefa contro l’Hajduk Spalato, che ruppero definitivamente gli equilibri fragili del rapporto con Radice. Il giocatore si trasferì nel 1987 al Pescara contribuendo in modo determinante alla salvezza della squadra pescarese nella prima stagione, e non riuscendo a ripetersi nella seconda, decise di lasciare l’Italia per fare ritorno al Flamengo. Nel 1991 fece una breve riapparizione nelle file del Torino partecipando alla finale di Mitropa Cup che il Toro si aggiudicò.

Con la maglia granata Junior ha disputato 86 gare in 3 stagioni, mettendo a referto 13 reti. Pelè  ha inserito Leo Junior nel FIFA 100  tra i migliori 125 giocatori di sempre. Oggi Junior è commentatore televisivo per la rete brasiliana Rede Globo.

 

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