Protocollo FIGC, prove di intesa Governo e Lega

Il mondo del calcio sta vivendo un momento davvero molto difficile. In primo piano in questi giorni c’è il protocollo FIGC. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha detto che il Comitato Tecnico Scientifico sta incontrando tutte le componenti del mondo calcistico per avere approfondimenti e per portare avanti questa possibilità di concludere il campionato. Il Governo decreterà lo stop del calcio. Qualora non ci sarà l’approvazione per tale protocollo. La posizione è molto chiara ed è stata anche pubblicata nel corso di queste ore nell’ambito della trasmissione Mi manda Raitre. Il Comitato Tecnico Scientifico infatti sta incontrando le componenti del mondo calcistico oltre la FIGC per capire se il protocollo può essere adottato. Dopo una sintesi tra il punto di vista del comitato e quello di Federcalcio si deciderà il da farsi.

Il monito sul Protocollo FIGC per il mondo del calcio

Il protocollo FIGC stilato dal Governo per far ripartire il mondo del calcio e preso in esame da FIGC non ha ancora ricevuto l’okay definitivo. Qualora questo non dovesse arrivare ci sarà ben poco da fare per il campionato. La Lega però è molto divisa in merito a quelle che sono le possibilità da adottare. Il protocollo è stato già oggetto di discussione diverse volte anche da parte dei medici sportivi della serie A. C’è Gabriele Gravina che ha detto che la FIGC è tornata in sintonia con la Lega. Per lui non c’è alcuna necessità di firmare il blocco dei campionati.

Il richiamo al senso di responsabilità

Vi è in queste ore da parte del ministro Vincenzo Spadafora, ma in generale, un po’ da tutto il mondo del calcio un richiamo alla responsabilità molto forte. Secondo il Governo, il protocollo FIGC è l’unico modo per ripartire. Mentre, ad esempio, alcuni presidenti come Luca Cordero di Montezemolo, si sono schierati. Hanno una posizione scettica verso la ripresa del calcio, però ci sono anche delle necessità in termini economici da affrontare a cui invece, richiama la FIGC.

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