Walter Ricciardi, Oms: “Calcio? Ci vuole tempo…”

Arriva una frenata brusca sull’ottimismo nato in queste ore per il mondo del calcio. Walter Ricciardi, componente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e consulente del Ministero della Salute sull’emergenza Coronavirus, in un’intervista, ha invitato non farsi prendere dall’entusiasmo. Secondo lui, per il turismo e per il calcio la ripresa sarà molto lunga. Ha spiegato che bisogna fare molta attenzione perché la normalità arriverà soltanto quando ci sarà un vaccino. Non bisogna abbassare la guardia, anche perchè il mondo del calcio non rappresenta una delle priorità per ritornare al mondo attuale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha voluto fare un passo indietro rispetto alle voci dei giorni scorsi.

Il monito di Walter Ricciardi

Walter Ricciardi, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità spiega che la Cina ci insegna che comunque anche quando si tornerà alla vita normale ci saranno ancora novità e bisognerà continuare con il distanziamento sociale. Dopo il 3 maggio, con molta prudenza, inizieranno i primi passi per tornare alla normalità, ma non si deve pensare che sarà un “liberi tutti”. Vi è bisogno continuare a non fare assembramenti e non si sa neanche bene se quest’anno riusciremo ad andare al mare. Ecco perché, pensare alla ripresa di attività sportive o di calcio è davvero una cosa difficile. Secondo Ricciardi, in questo momento non ci sono le condizioni.

La gestione della fase 2 per il Covid-19

La gestione della fase 2 per il Covid-19 secondo Walter Ricciardi, deve essere molto accorta. Infatti, non ci sono attualmente le condizioni per riprendere le attività sportive soprattutto, perché il calcio è uno sport che richiede comunque l’emissione di liquidi e di sudore. Ecco perché bisogna fare in modo che vi siano adeguate misure di protezione, anche per la salute. Sarà necessario fare scherzi e il tracciamento e ricostruire tutti i contagi e i contatti con l’ausilio delle tecnologie. Solo questa è la direzione giusta. Si deve pensare di andare verso il rilascio di un passaporto digitale, quindi non ci sono alcuni segnali per allentare le attuali misure.

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