Il Napoli saluta la Champions League

Il Napoli sogna, combatte e s’illude ma alla fine deve fare i conti con un attaco, quello Galacticos, decisamente di un altro mondo riuscendo a guadagnare i quarti di Champions League

Non c’è molto da fare quando ci si trova al cospetto di una tra le squadre più forti del mondo ed in palio c’è la Champions League, uno tra i tornei di calcio più importante del mondo, se non lottare strenuamente cercando di non esporre il fianco ai duri colpi che inevitabilmente ti si scaglieranno contro e magari rispondere appena possibile. Questo è il Napoli che ho visto nel primo tempo con un sogno remontada riacceso da una bella rete di Dries Mertens grazie ad un capolavoro balistico del solito Marek Hamsik.

Sembrava quasi fatta, l’importante era aprire e marcature cercando di ripararsi il più possibile ma a sei minuti dall’inizio della ripresa Sergio Ramos gela gli entusiasmi dello Stadio San Paolo con un colpo di testa che trafigge la porta difesa da Reina. Il Napoli si perde e Dries Mertens segna un autogol facendo alontanare ancor di più la possibilità di rimontare il risultato ottenuto all’andata. A questo punto la partita viene presa strettamente in mano dai madrileni che cominciano inesorabilmente a prendere in mano questa partita di Champions League cercando la rete conclusiva che arriva al novantunesimo minuto ad opera dell’ex juventino Alvaro Morata, il Napoli saluta l’Europa almeno per quest’anno.

In programma ieri c’era anche Arsenal-Bayern Monaco, con gli inglesi chiamati a rimontare il pesantissimo risultato ottenuto all’andata di 1 a 5. L’Arsenal apre le marcature al ventesimo con una bella rete di Theo Walcott ed  il primo tempo non concede ulteriori emozioni. La ripresa è completamente tedesca con il pareggio arrivato al cinquantacinquesimo minuto ad opera di Robert Lewandowski. A questo punto è spettacolo tedesco con la rete di Robben e quella di Costa nel giro di dieci minuti ed una doppietta di Arturo Vidal che fissa il risultato parziale sul 1-5 per un totale di 2-10. L’Arsenal comincia a scricchiolare alla fine del primo tempo per poi crollare dal quarantanovesimo in poi con tiri molto precisi, reti annullate e rigori sbagliati.

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