Montella lascerà Firenze, Di Francesco in pole per il futuro

Lo strappo di Montella con il tifo viola sembra avere tracciato già la strada verso un divorzio consensuale a fine anno. Vincenzo Montella, forte dell’interessamento di Milan e Napoli, potrebbe cambiare aria per trovare nuovi stimoli, presso società dai progetti ambiziosi e che lo accoglierebbero a braccia aperte.

La Fiorentina starebbe, in queste ore, sondando il terreno alla ricerca del prossimo allenatore da reperire sul mercato italiano già a giugno, per concordare da subito il piano di rafforzamento tecnico che dovrebbe prevedere partenze eccellenti e tanti arrivi, in una sorta rivoluzione all’insegna dello svecchiamento della rosa.

I due nomi che circolano nelle ultime ore sono quelli di Eusebio Di Francesco  e Maurizio Sarri, entrambi artefici dei risultati soddisfacenti con le proprie squadre, ancora illustri sconosciuti al grande calcio ma sicuramente preparati e animati dal desiderio di mostrare le proprie capacità anche ad alti livelli.

Il tecnico del Sassuolo parte sicuramente favorito nella corsa verso la panchina viola. Parlando del suo futuro nella conferenza stampa che precede il match contro il Milan, Di Francesco ha già fatto intendere che non intende rinnovare il contratto con la società attuale senza conoscere prima i dettagli sui programmi futuri. “Dobbiamo ancora parlare con la società e in settimana ci incontreremo per definire gli obiettivi della società. Ci sono aspetti che vanno al di là del contratto, valuteremo le ambizioni mie e del club e vedremo”. Parole che sono espressione di una chiara volontà dell’allenatore di volere alzare l’asticella delle proprie ambizioni professionali dal prossimo anno in poi. Qualora i progetti del Sassuolo non collimassero con le attese di Di Francesco, ogni ipotesi non è da scartare.

Sarri è l’outsider nella corsa verso la panchina viola. Toscano di Figline Valdarno, è un tecnico legato ai colori viola, che alla guida dell’Empoli ha dimostrato di trovarsi a proprio agio nei progetti tecnici che coinvolgono i giovani e in tal senso potrebbe rappresentare l’uomo giusto per una Fiorentina rivoluzionata all’insegna della verde età.

 

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