Tare: “Candreva via, Pato non arriva”

 

Le parole di Tare:”Candreva vuole andare via”. Sugli altri: “Pato ad esempio non arriverà, come anche Mammana e Morel, chiesti da Bielsa. Su Jardel e Adriano eravamo d’accordo con lui”.

Come ha potuto scegliere un allenatore come Bielsa che è agli antipodi della Lazio?
“Ho ricevuto dei segnali da Bielsa, gli ho confermato il nostro interesse e ho avuto la sua volontà di incontrarci. Nei due giorni che è rimasto gli è stato spiegato tutto il mondo Lazio e volevamo dargli la possibilità di fare una scelta sua. Ci siamo lasciati con un accordo verbale con il permesso di tornare in Argentina per parlarne con la famiglia. Volevamo creare un progetto importante e a lungo termine, ma ha rifiutato questa proposta e anche quella di un anno più uno in base agli obiettivi raggiunti. Quindi avevamo raggiunto l’accordo su un anno per poi rivederci a fine stagione. Dopo l’ok della sua famiglia, Calveri l’ha raggiunto per definire i dettagli”.

Con Bielsa avete dovuto modificare il mercato?
“Quando ci siamo incontrati aveva un ampio dossier sulla Lazio dicendo di aver visto almeno 5 partite di ogni giocatore, anche quelli della Primavera. Noi abbiamo proposti dei nomi e su alcuni, come Jardel eAdriano, abbiamo avuto il suo ok. Dovevano essere fatti quattro acquisti: un centrale e un terzino sinistro, un centravanti titolare e un esterno in caso di partenza di Candreva col giocatore che vuole andare via. In più ha espresso dubbi su alcuni giocatori della rosa. Da quando è tornato in Argentina questa posizione di accordo è stata ridiscussa e ha messo in discussione tutto, anche Adriano e Jardel, in più ha bloccato l’acquisto di Ajeti nonostante i rapporti positivi. L’abbiamo assecondato”.

Quali sono gli altri nomi chiesti da Bielsa?
“Voleva Llorente del Real Madrid in prestito al Vallecano, ma il giocatore non voleva lasciare la Spagna. Lo stesso per Mammana che aveva già un accordo col Lione. Idem per Morel che il Lione non ci ha ceduto. Il quarto giocatore è Rodrigo Caio del San Paolo, che seguo da due anni, ma che avrebbe voluto discutere la situazione dopo la Libertardores e l’Olimpiade. Beausejour sarebbe stata l’alternativa ad Adriano. Sia lui che Valencia sono giocatori che hanno dato l’ok per sostituire Candreva, ma le tempistiche delle trattative non possono essere decise dalla Lazio. La cosa che conta è che abbiamo concesso tutte queste cose a uno che non era nemmeno l’allenatore della Lazio. Puntavamo sulla correttezza tra noi, avevamo un accordo”.

Pato arriverà?
“Avevamo un accordo con l’agente, una proposta di 4 anni molto importante nonostante i nostri dubbi sulla tenuta fisica. Il giocatore ne ha parlato con la moglie e mi ha chiamato dicendo di voler rimanere in Brasile. Bielsa ha chiesto di non cedere Keita e Biglia, ha chiesto il 5 luglio come termine ultimo per le trattative, ma gli abbiamo concesso di parteciparvi direttamente. Su Valencia e Pato sapeva delle difficoltà. Pensavo e speravo di aver creato un rapporto sereno e di collaborazione. Da vicino il soprannome che gli hanno dato fa capire tante cose.”

Il suo potere con Bielsa si sarebbe ridimensionato?
“Ero consapevole di cosa comportasse l’arrivo di uno come Bielsa, ma non è così. Avrebbe avuto un significato forte e tutti gli obiettivi sono ancora in essere”.

C’è stato uno scontro duro con Bielsa?
“Ho avuto un discorso acceso con lui nell’ultima serata prima della sua lettera, riguarda la trattativa di Pato. Era informato da terze persone di una cifra sbagliata della nostra proposta. Io gli ho dato la possibilità di parlare con l’agente del ragazzo e di avere le cifre proposte dalla Lazio. Se non fossero state quelle avrei dato le dimissioni. Ci sono stati disturbi esterni, so che tanta gente esterna al mondo Lazio ha fatto”. queste cose. So che sono arrivate anche da persone intorno a lui, ci hanno messo il bastone tra le ruote.

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