Nel futuro del Milan “made in Italy” c’è il tandem Lippi-Brocchi

Un Milan formato “made in Italy” è quello che Berlusconi intende creare per gli anni a venire, per questo motivo sono ormai da considerare lontane le piste che portano ad Emery o Klopp per la successione di Inzaghi alla guida tecnica.

Preso atto della volontà di Carlo Ancelotti di volere rimanere a Madrid, o in alternativa di volersi prendere un anno “sabbatico”, il Milan sta lavorando in queste ore ad una soluzione inedita. Un possibile “ticket” Lippi-Brocchi per rilanciare il Milan italiano, in Italia e in Europa. Un’ipotesi che prevederebbe l’ex tecnico della nazionale campione del mondo in una veste manageriale alla “Ferguson” e Christian Brocchi (che adesso allena la primavera rossonera) in panchina.

Marcello Lippi vanta ottimi rapporti con l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ed ha già svolto il compito di supervisore tecnico nel Guangzhou Evergrande, in Cina, con ottimi risultati. Potrebbe aiutare Brocchi, che sta lavorando molto bene con i giovani del Milan, nel difficile compito di affrontare un campionato di serie A alla guida di una delle formazioni italiane più prestigiose nel mondo. L’idea è quella di creare un Milan competitivo, senza eccessivi costi, ma con scelte mirate a privilegiare giovani realtà del calcio nostrano miste a giocatori esperti e navigati. Si partirà dall’innesto di Bertolacci e dalla conferma di Mexes, ma altri nomi del calibro di Baselli e Darmian sono già in cima all’elenco dei desiderata della società di via Turati, orientata verso un Milan fresco e motivato.

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