Milan, come si è integrato il calciatore Bakayoko

Il Milan ha acquistato un giocatore che viene da una stagione sottotono al Chelsea, ma cosa riserva il suo inserimento nella squadra di Gattuso è tutto da vedere e da verificare.

Bakayoko nel Milan

Dopo aver piazzato il maxi scambio con la Juve, che ha portato Caldara e Higuain a vestire il rossonero e Leonardo Bonucci a Torino, il Milan vuole arricchire la rosa con un acquisto a centrocampo. Leonardo, il direttore dell’area tecnica, ha puntato Tiemouè Bakayoko, centrocampista del Chelsea, che però non ha convinto in modo particolare la dirigenza blues ed è finito nella lista delle cessioni della squadra di Maurizio Sarri. Bakayoko è quindi apparso il profilo giusto per chiudere il cerchio, dopo aver capito che era impossibile arrivare a Milinkovic-Savic. Nonostante la stagione negativa dalla quale proviene il centrocampista francese, la sua affermazione al Monaco e la sua dimensione all’interno di un calcio verticale tuttavia hanno rappresentato due fattori sufficienti a convincere il Milan a spendere 5 milioni di euro per il prestito immediato e a stabilire il diritto di riscatto a 35 milioni. Quindi, per il nuovo Chelsea di Sarri, che non considera Bakayoko un profilo di rilievo, ritiene in ogni caso che l’affare con il Milan sia una buona occasione per non realizzare una minusvalenza, mentre per Gattuso può essere utile per rinforzare il centrocampo senza stravolgere i princìpi di base.

Chi è Bakayoko

Il giocatore francese Bakayoko si distingue soprattutto per la sua abilità ad usare il corpo e la grande capacità nei contrasti, sia in fase di interdizione che in conduzione palla al piede. Bakayoko però non è un giocatore raffinato nelle letture tattiche e talvolta risulta goffo nei contrasti e non molto preciso nei tempi di pressing. Al Monaco, Bakayoko era il giocatore della squadra con più contrasti tentati, ma la sua imprecisione nelle letture si è notata nella stagione al Chelsea. Andrea Raggi, ex compagno al Monaco di Bakayoko, ha detto che il suo ruolo ideale è quello che ricopriva come secondo centrale di centrocampo. Le caratteristiche di Bakayoko, in effetti, non bastano per ricoprire la funzione di mediano singolo, mentre anche la mezzala in un centrocampo a 3 è un ruolo che può essere congeniale ma occorrerebbe una maggiore superiore capacità di lettura nel pressing. Invece, in una mediana a due Bakayoko ha un appoggio in più dove poter agire sul corto, può lasciare al compagno di reparto la prima costruzione e sganciarsi in profondità, senza avere per forza la responsabilità della protezione dei centrali di difesa. In base ai contesti delle singole partite e agli stati di forma dei giocatori, l’impressione è che Bakayoko rappresenti una specie di jolly del centrocampo, che il Milan non aveva. In base all’imposizione di Gattuso di basarsi un calcio verticale, al momento il ruolo più probabile in cui Bakayoko potrà avere spazio è quello della mezzala sinistra del 4-3-3

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