Julien Fournier, direttore generale del Nizza: “A Balotelli non abbiamo dato regole, è felice”

 

Julien Fournier, direttore generale del Nizza: «Amo definirci una simpatica anomalia del calcio francese. Anomalia perché non abbiamo il budget di squadre preparate per lo scudetto come il Psg, il Monaco, l’Olympique Marsiglia, il Lione e il Saint-Etienne. Simpatica perché abbiamo un progetto di gioco che dà risalto allo spettacolo».

Direttore, vincere la Ligue 1 è un obiettivo raggiungibile?

 «La nostra filosofia è divertire giocando bene. Lo scorso anno siamo arrivati quarti, ora cerchiamo di fare il massimo, poi si vedrà… Non siamo comunque programmati per il primo posto visto che la nostra disponibilità sul mercato è di 42 milioni di euro».

Nel calcio però esistono storie come quella del Leicester…

«Capitano ogni 20 anni…».

Tra i vostri segreti, spicca il giusto mix tra calciatori di esperienza e diversi baby talenti.

«Sì, è molto importante avere poi giocatori carismatici e vincenti come Belhanda, Balotelli e Dante».

I giovani Cyprien (centrocampista classe ‘95) e Pléa (attaccante classe ‘93) si stanno confermando ad alti livelli.

«Cyprien è esattamente il prototipo perfetto di giocatore che cerchiamo. Abbina la tecnica all’intelligenza. È molto forte ed importante per la nostra squadra. Pléa è un vero talento, le cui caratteristiche sono esaltate dal nostro gioco divertente. Anche la scorsa stagione ha contribuito alle nostre vittorie con gol e assist ».

Menzione speciale per il versatile difensore Malang Sarr, 17 anni e già una schiera di corteggiatrici in Italia, in Francia ed in Inghilterra.

«Ha grandi margini di miglioramento, rimarrà qui sicuramente con noi. Se fanno piacere le voci di mercato per i nostri talenti? No, assolutamente. Preferirei non ci fossero…».

 

Sei gol in campionato e tanti sorrisi, la rinascita di Balotelli merita un capitolo a parte.

«Mario qui è felice, tutti i calciatori del Nizza gli vogliono bene e lo apprezzano. E lui stesso partecipa molto alle attività della squadra e dello spogliatoio. Per noi non è una sorpresa: chi segue il calcio, stima inevitabilmente le sue doti. Ai tempi mi dissero le stesse cose di Ben Arfa, ma anche lui poi è riuscito a dimostrare in campo le sue qualità».

Qual è stata la formula vincente adottata per SuperMario?

«Tutti i suoi ex club hanno cercato di dargli delle regole. Noi, invece, no. Abbiamo le nostre regole di campo e all’interno dello spogliatoio uguali per tutti. E’ un calciatore gentile e semplice come molti suoi colleghi. L’ambiente del Nizza è come una famiglia, ma con delle indicazioni valide per tutti, senza eccezioni particolari».

Ancora escluso da Ventura, Balotelli potrebbe tornare prossimamente anche in Nazionale.

«Io penso al mio club. Poi, se ce lo lasciano ancora, siamo contenti…(ride). In ogni caso mi auguro sempre il meglio per lui».

Come è andata la trattativa?

«Gli abbiamo esposto il progetto, parlato del nostro club, del nostro stadio e dei tifosi, molto caldi e passionali. Non a caso, i nostri allenamenti sono aperti al pubblico».

Il tecnico Favre, dopo la storica qualificazione in Champions con il Gladbach, si sta affermando anche in Francia con la sua filosofia di calcio frizzante.

«E’ eccezionale. Con l’occasione invito già da ora i presidenti italiani a non chiamarlo (ride)… Infatti, Lucien resterà ancora il prossimo anno con noi».

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