La Uefa vieta l’acquisto di giocatori in multiproprietà

Il congresso di Marrakech a dicembre aveva messo d’accordo Fifa e Uefa sul divieto delle multiproprietà nell’acquisto dei giocatori, vietando la pratica in atto attraverso la quale un club può acquistare il cartellino di un giocatore tramite l’aiuto di un fondo d’investimento. Il TPO – acronimo che sta per Third Party Ownership – non sarà quindi più legittimo. Dal 1° maggio i contratti di multiproprietà saranno vietati mentre per quelli in vigore la validità sarà prorogata sino alla data di scadenza.

Per quanto riguarda invece i contratti firmati tra il 1° gennaio e il 30 aprile scorso, la Uefa ha stabilito che i club che li hanno sottoscritti avranno un anno di tempo per regolarizzarli. Il Tpo è una operazione di mercato  già effettuata da molti club per acquistare i propri talenti.  La Lazio acquistò dal fondo inglese Doyen, proprietario di metà cartellino, il calciatore Felipe Anderson. La stessa Doyen Sports detiene i cartellini di Neymar, Morata e tanti altri illustri giocatori militanti in club spagnoli e portoghesi

 

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