La Juventus, campione per la 31.ma volta, più forte di ogni ostacolo

Bastava un solo punto per laurearsi campione d’Italia, ma a questa Juventus piace esagerare e cosi arriva il successo corsaro a Marassi per 1-0 grazie ad una rete di Vidal, che affonda la Sampdoria e materializza il proprio trentunesimo scudetto della storia. Una cavalcata vincente quella bianconera, che ha dominato il campionato di serie A in lungo e in largo, con i suoi attuali 79 punti, frutto di 24 vittorie, 7 pareggi e solo 3 sconfitte.

Eppure c’erano tutte le premesse per una stagione più complicata rispetto alle precedenti. Il cambio di allenatore, i rischi di esaurire le energie nervose per gli impegni di Champions, la perdita di stimoli dopo 3 scudetti consecutivi. E invece la Juventus di Allegri è tornata a macinare gioco e risultati senza sosta, vincendo uno scudetto che virtualmente è stata capace di cucirsi al petto già nella metà del girone di ritorno.

Neanche gli infortuni di Pirlo, di Barzagli e di Pogba sono riusciti a rappresentare un forte handicap per rendere la contesa con le altre pretendenti più equilibrata. La Juventus di Allegri ha continuato con i propri meccanismi rodati ad eseguire uno spartito perfetto, indipendentemente dagli attori.  La macchina di calcio predisposta da Antonio Conte, si è espressa con la stessa perfezione anche sotto la gestione di Allegri, senza mai mostrare la corda di fronte ad avversari motivati e attrezzati per rendere dura la vita ai bianconeri. La classe e il cinismo sotto porta di Tevez, la solidità difensiva, i felici innesti dei nuovi arrivati, Pereyra e Morata, la professionalità di campioni già affermati come Vidal, Pogba, Chiellini, Lichtensteiner, la cui fame di vittorie non conosce sazietà, sono ingredienti che hanno reso la Juventus più forte di ogni ostacolo.

Un trentunesimo sigillo che porta anche la firma di quanti lavorano nell’ombra per costruire ogni giorno una macchina sempre più perfetta e sempre più competitiva anche nel confronto con i top club europei. La professionalità e la competenza di Marotta e Paratici, il carisma e la dedizione di Andrea Agnelli.

Adesso è tempo di festeggiare, ma tra qualche giorno bisognerà rientrare nei ranghi perchè c’è una semifinale Champions da onorare. La Juventus è già tra le quattro più grandi d’Europa, ma a questo punto accontentarsi sarebbe un delitto. E i campioni insaziabili della Juve hanno ancora fame e il piatto è davvero prelibato.

 

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